Juventus-Lazio 2-0; la coppa Italia ai bianconeri
Alla Vecchia Signora sono bastati 25' per imporre la legge del più forte. Dopo aver rischiato in avvio su un contropiede di Keita (che ha colpito il palo), ha preso il sopravvento e, appena in 12', ha chiuso, di fatto, la pratica. La differenza l'hanno fatta Alex Sandro e Dani Alves: bravissimi a far sentire il loro peso sugli esterni, imprevedibili negli inserimenti in occasione delle due reti che hanno deciso la sfida. Inzaghi sognava di ripetere il copione messo in atto nei due derby di semifinale con la Roma ma non c'è riuscito, e l'uno-due in 12' ha creato un solco incolmabile anche per una squadra volenterosa che, fino in fondo, ha tentato di rientrare in partita. L'unico appunto che si può fare al tecnico biancoceleste è quello di aver regalato inizialmente un uomo agli avversari visto che Parolo non si reggeva in piedi, ma gli va anche dato atto che, con i tanti cambiamenti tattici nella ripresa, ha creato più di un grattacapo alla Juve.