Incubo amianto a Pomezia
Dal giorno in cui è scoppiato quell’incendio nel deposito dell’azienda di smaltimento dei rifiuti Eco X sulla via Pontina Vecchia, non ci si da pace, c’è indignazione e amarezza dalla superficialità con la quale le istituzioni stanno fronteggiando l’emergenza, e soprattutto preoccupazione per gli abitanti. Una pulizia che si sarebbe limitata al lavaggio dell’androne dell’entrata, assolutamente inadeguata rispetto alla portata dell’evento che ha colpito la città di Pomezia, lasciando la possibilità di reimmettere all’interno dell’edificio le polveri depositate su finestre, davanzali e tapparelle. Non è un caso che alcuni dirigenti, come quello dell’istituto comprensivo Trilussa, hanno prolungato la chiusura della propria scuola, proprio per l’inadeguatezza delle pulizie effettuate; né lo è il fatto che in altri edifici scolastici, come l’Orazio, diversi genitori hanno portato via i propri figli perché avrebbero accusato malore durante le lezioni. Inevitabilmente, i cittadini si muovono in autonomia, perché se in tanti hanno contattato le autorità competenti per avere assicurazioni in merito ai pericoli che andranno in contro respirando l’aria con micro particelle di amianto, c’è anche chi, pure a pochi chilometri dal deposito, si muove senza mascherina.