Stoccolma: l’attentatore ha confessato, felice di quanto ha fatto

Sono  quattro le vittime dell'attentato del 7 aprile. L’uomo alla guida del camion che venerdì pomeriggio ha seminato morte e orrore nel centro di Stoccolma, secondo quanto trapela da fonti della polizia, era un richiedente asilo con "simpatie" jihadiste, la sua domanda era stata respinta ed era ricercato per essere espulso. Si chiama Rakhmat Akilov e, scrive il quotidiano Expressen, "ha confessato" di essere stato lui al volante dell'automezzo lanciato sulla folla inerme, non solo, secondo Expressen, l'attentatore si è anche detto "soddisfatto di quanto è riuscito a fare: ha portato a compimento il suo piano". Dalla stampa svedese non trapela nulla su una manifesta volontà dell'attentatore di aver agito in nome dello Stato Islamico. La polizia ha confermato che i feriti dell'attentato sono quattordici, dieci ancora ricoverati in ospedale, quattro in condizioni gravi, tra questi un bambino: "Abbiamo confermato le identità delle vittime, le famiglie sono state avvisate", ha detto il funzionario di polizia Jan Evensson. Intanto nella vicina Norvegia la polizia ha neutralizzato un ordigno artigianale localizzato nella notte di sabato in una fermata della metropolitana di Oslo.  

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