Proteste a Roma, terremotati alla riscossa
Diversi presidi sono stati organizzati per la manifestazione di oggi, che si svolge contemporaneamente nei luoghi colpiti dal terremoto e nella Capitale, avanti a Montecitorio. La situazione del Centro Italia si aggrava di giorno in giorno e dopo otto mesi dal primo sisma quello che rimane dei nostri paesi sono solo le macerie. Il Centro Italia sta morendo e nessuno interviene, ci avevano detto che non ci avrebbero lasciati soli, e invece l'hanno fatto", si legge nel manifesto-volantino che annunciava la manifestazione. Da qualche minuto i manifestanti riunitisi nello "stallo" della frazione di Torrita, ad Amatrice, uno dei 10 presidi organizzati, hanno occupato e bloccato la statale Salaria con mezzi agricoli, rendendo impercorribile la consolare che attraversa l'area del cratere sismico. Il presidio di Amatrice si è popolato di persone sin dalle prime ore del mattino, con la presenza di alcuni comitati civici del territorio nati subito dopo le scosse devastanti del 24 agosto. Chiedono un tavolo con il Governo, la protezione civile e i capigruppo dei partiti entro una settimana, altrimenti, assicurano, ci saranno nuove proteste e hanno detto di essere pronti a "bloccare l'Italia": "Vogliamo una risposta entro una settimana da parte del governo e dei capi dei gruppi parlamentari di Camera e Senato, altrimenti non ci spostiamo più dalla Salaria e bloccheremo il Paese".